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Co-authored-by: Michael Di Prisco <[email protected]>
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AngeloAvv and Cadienvan authored Dec 16, 2023
1 parent e677212 commit 30e9458
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Expand Up @@ -28,7 +28,7 @@ L'abbandono del concetto di palmare e la convergenza verso gli smartphone si è

A dominare la prima generazione di smartphone è stata Nokia con SymbianOS. La multinazionale finlandese ha letteralmente conquistato le tasche della popolazione mondiale grazie al suo sistema operativo in grado di far girare le prime applicazioni realizzate in JavaME (Java MicroEdition). Sebbene inizialmente lo sviluppo di applicazioni per palmare e smartphone era un'attività riservata a chi era stato fisicamente assunto presso l'azienda madre, con la diffusione di Java, chiunque poteva studiare l'SDK della Sun per realizzare le proprie applicazioni.

La generazione successiva di smartphone ha visto contendersi il mercato da aziende come Apple con l'introduzione dell'iPhone, uno dei primissimi smartphone privi di tastiera fisica e dotato esclusivamente di touchscreen; BlackBerry con il suo BlackBerry OS, Microsoft con Windows Phone, Nokia con SymbianOS e Google con Android. Di queste realtà, ad oggi fra i principali player si annoverano solo Apple con iOS/iPadOS e Google con Android: molte delle aziende precendemente menzionate non sono state in grado di innovarsi e tenere il passo nella scena mobile.
La generazione successiva di smartphone ha visto contendersi il mercato da aziende come Apple con l'introduzione dell'iPhone, uno dei primissimi smartphone privi di tastiera fisica e dotato esclusivamente di touchscreen; BlackBerry con il suo BlackBerry OS, Microsoft con Windows Phone, Nokia con SymbianOS e Google con Android. Di queste realtà, ad oggi fra i principali player si annoverano solo Apple con iOS/iPadOS e Google con Android: molte delle aziende precedentemente menzionate non sono state in grado di innovarsi e tenere il passo nella scena mobile.

In questi anni, alcune realtà come Samsung prima e Huawei poi hanno tentato in qualche modo di eliminare il duopolio di Apple e Google, senza successo. Ad oggi, sviluppare su mobile significa sostanzialmente realizzare applicazioni per iPhone e iPad compatibili con il sistema operativo iOS sul fronte Apple, e per smartphone e tablet che montano il sistema operativo di Google sul fronte Android.

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